- the radiant ancient Venus, from the white foam of the sea, has retired into the depths of a cave, 2023
- Alibi (I - VI), 2023
- From a Distant Proximity, 2019
- Sperella, 2022
- Tiepido, 2022
- SAREI, 2021
- Trust Me With Your Full Weight, 2020
-
En Apesanteur / En Apesanteur_Touchée, 2019
-
Sandokan, 2024
- Prima di addormentarmi 2024
- Epoché (Between Us), 2019
- Phantasma, 2019
- Life is Wet, 2019
-
D’acqua, 2020
- at a proximateDISTANCE, 2021
-
Two
Ways Ereasure, 2018
- Entangled, 2019
- Nocturnal Musings on One’s Self, 2019
©2024 Mag-Exs
statement
“Individualità, (inter)soggettività e (auto)percezione sono interessi centrali nella mia ricerca artistica, che si articola in forma multimediale attraverso video, installazione, performance e curatela. Questa multidisciplinarietà rispecchia il mio approccio teorico, che si nutre di teoria critica per affrontare, esplorare e decostruire i temi per me più urgenti.
Le mie opere nascono dall’intreccio tra esperienza soggettiva e ricerca teorica al fine di stimolare curiosità verso le possibili molteplicità dell’essere. Convinta che tutte le trasformazioni politiche passino attraverso processi di soggettificazione, esploro l’(inter)soggettività per aprire a modi alternativi di relazionarsi al sé, agli altri e al mondo. Indago il sé in relazione alle strutture sociali in cui è immerso, all’ambiente e alla materia organica, allo spazio pubblico e alle dinamiche di visibilità, e nella sua dimensione più intima.
Seguendo l’approccio femminista della soggettivazione, parto dalla mia esperienza personale per tratteggiare la mia visione, che si modifica poi attraverso sperimentazioni e progetti partecipativi, perseguendo risultati inanattesi.
La relatività della percezione è un concetto centrale nella mia ricerca.
Essere nel mondo è percepire. Percepire è dubitare.
Dubitare è essere aperti al cambiamento.
L’arte, per me, è un pretesto dubitare. Un modo per praticare il cambiamento.”
Flavia Tritto