statement

“Individualità, (inter)soggettività e (auto)percezione sono interessi centrali nella mia ricerca artistica, che si articola in forma multimediale attraverso video, installazione, performance e curatela. Questa multidisciplinarietà rispecchia il mio approccio teorico, che si nutre di teoria critica per affrontare, esplorare  e decostruire i temi per me più urgenti.

Le mie opere nascono dall’intreccio tra esperienza soggettiva e ricerca teorica al fine di stimolare curiosità verso le possibili molteplicità dell’essere. Convinta che tutte le trasformazioni politiche passino attraverso processi di soggettificazione, esploro l’(inter)soggettività per aprire a modi alternativi di relazionarsi al sé, agli altri e al mondo. Indago il sé in relazione alle strutture sociali in cui è immerso, all’ambiente e alla materia organica, allo spazio pubblico e alle dinamiche di visibilità, e nella sua dimensione più intima.

Seguendo l’approccio femminista della soggettivazione, parto dalla mia esperienza personale per tratteggiare la mia visione, che si modifica poi attraverso sperimentazioni e progetti partecipativi, perseguendo risultati inanattesi.

La relatività della percezione è un concetto centrale nella mia ricerca.

Essere nel mondo è percepire. Percepire è dubitare.
Dubitare è essere aperti al cambiamento.

L’arte, per me, è un pretesto dubitare. Un modo per praticare il cambiamento.”

Flavia Tritto